Questa è una delle domande che ci pongono regolarmente quando conosciamo qualcuno, domande che tutte le volte ci lasciano basiti, un giorno forse ci abitueremo.
In Italia, non sappiamo per quale ragione storica, le persone hanno un‘idea molto chiara di chi è l’Architetto. L’Architetto è quello con la “sciarpetta” al collo, che va raramente in cantiere perché c’è polvere, fa uno scarabocchio sulla carta, ti fa spendere un sacco di soldi, non sa nulla di come si realizzi realmente un edificio infatti poi è il geometra che fa tutto. L’Architetto però è estroso e sa scegliere le tende ed i cuscini nel divano, in questo è imbattibile.
Bene, se fosse così sarebbe veramente bello! La realtà purtroppo (o per fortuna) per noi è un'altra, l’Architetto è un tecnico con una formazione umanistica, passa giornate a fare conti, districarsi fra leggi in continuo cambiamento, mediare fra 100 posizioni diverse (committenti e loro genitori, zii, cugini, amici, ditte edili, uffici edilizia, ecc..) cercando di realizzare un qualcosa che ha immaginato nella sua testa mesi e mesi prima e che ritiene una cosa bellissima. Dopo la fase di progetto, segue le ditte edili, passa ore in cantiere nella polvere per seguire i lavori e se occorre modificarli. L’Architetto scegli i materiali, legge le schede tecniche, controlla che i mattoni siamo murati bene, gli impianti corretti, ecc.. insomma costruisce l’edificio, sia una casa, un ufficio, un ristorante, non lo fa con le mani ma con la sua presenza. Ovviamente le cose vanno avanti in qualche modo anche senza la sua presenza le ditte edili possono fare anche da sole, ma il risultato finale, sarà quello che voleva il Committente o quello che faceva più comodo alla Ditta edile? Rispondete voi…
Vi dirò di più, la stragrande maggioranza dei nostri colleghi (noi compresi) non ha mai scelto una tenda ed un cuscino, non ha guardato un mobile o un letto, il nostro lavoro normalmente si ferma prima, infatti dopo aver progettato l’edificio dalla struttura ai rivestimenti, lo realizziamo e consegniamo, è come progettare una macchina, quando la consegni è funzionante, bella, prestante, poi è il cliente che normalmente ama scegliere i copri sedili e gli allestimenti interni ed è giusto così perché ognuno ha i suoi ricordi i suoi colori preferiti e deve poterli riproporre come vuole per sentirsi a casa sua non a casa dell’Architetto. Un buon professionista accompagna il Committente nella scelta cercando anche in questo caso di mediare fra quello che ritiene essere la scelta migliore e quello che vuole il cliente. Ammettiamo che in certi casi è una battaglia persa, ci è capitato di realizzare una villa al mare a Forte dei Marmi, un lavoro secondo noi venuto molto bene, con una forte connotazione marina, che poi è stata arredata dai committenti come una baita del trentino, quando l’abbiamo vista arredata è stato come vedere una figlia, che hai cresciuto nei migliori dei modi, vestita di stracci, rasata e con l’anello al naso, un colpo al cuore, ma poi se questa figlia è felice cosi…va bene lo stesso e lo accetti (ma non metterai mai questo lavoro sul tuo sito) J
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